Vocabolario Olevanese - L
VOCABOLARIO OLEVANESE - Lettera L
Ecco il vocabolario Olevanese prima che l'Olevanese diventi una lingua morta.
In verità già molte parole sono desuete anche a Olevano sul Tusciano e sono riportate solo perchè sono ancora vive nella mente di molti.
Si fa presente che molte frasi, detti e modi di dire olevanesi li potete trovare nel "Libretto grigio dei pensieri del M.A.O.".
NOTA: La Ś si legge "sc" come nella parola "scemo".
OLEVANESE - ITALIANO
Làcana (Dal greco laganòn) - Pasta fatta in casa a sfoglia larga, tipo tagliatelle.
Lacerta (o anche salacerta) – Lucertola
Lac’natùr - Matterello, spianatoio (per fare la làcana – NdA)
Lazzarièllo - Lazzaro (Nome proprio di persona).
Leccuccio (pron.: l'ccùccio) - Goloso (letteralmente: che ama leccare - ovviamente le cose dolci).
Libbergia - Albicocca. Sia la pianta sia il frutto dell'albicocca a Olevano sul Tusciano sono chiamati libbergia.
Loffa - Scoreggia senza rumore; lo stesso che puzza (’e fatt na loffa - Hai fatto una scoreggia)
ITALIANO - OLEVANESE
Lazzaro (Nome proprio di persona) - Lazzarièllo.
Lessare (ma anche cuocere) - Ścaurare (pron. Sc’caurà – con la “sc” di scemo).
Letame - Cota (pronuncia con la "o" chiusa) .
Leziosaggine - Muttètta. Frase olevanese: Nù ffà mùttett – Non fare leziosaggini.
Lezioso - Mutt’ttùso. Piccolo rimprovero olevanese: Sì nù mutt’ttùs – Sei una persona leziosa.
Lumino - Cerocelo (pron.: c’ròcel con la “c” di ciccio)
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