Cucina Grecia antica

Da Cap2.
Versione delle 16:42, 24 giu 2017, autore: Anonimo olevanese (Discussione | contributi)

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In questa pagina si parla un po’ della cucina greca antica. Bisogna riconoscere, tra l’altro, che le origini della “dieta mediterranea” affondano le loro radici nelle abitudini alimentari dell'antica Grecia

Capperi: In cucina i greci della Magna Grecia usavano molto i capperi ai quali riconoscevano proprietà terapeutiche tonificanti. Il filosofo Aristotele era tra coloro che ne esaltavano il consumo. Cappone: I greci furono i primi ad apprezzare il cappone, cioè il gallo castrato. A tal proposito c’è da dire che cappone deriva proprio dal greco “kòptein” cioè tagliare (riferito ovviamente alla castrazione). Carciofi: Galeno, il grande medico greco vissuto tra il II e III secolo d.C. riteneva i carciofi dotati di virtù terapeutiche. Cerfoglio I greci usavano il cerfoglio per il suo aroma molto delicato e dolciastro. Lavanda: I greci nella preparazione dei cibi usavano anche la lavanda. Il primo a citare quest’erba aromatica fu il medico e botanico greco Dioscoride, vissuto nel I secolo d.C.. Maggiorana I greci usavano la maggiorana per il suo aroma molto delicato e dolciastro. Pesci: I greci a tavola preferivano il pesce alla carne che, invece, riservavano ai riti religiosi. Oltre ai pesci che consumiamo anche oggi, come tonno, anguille, aragoste, gamberi, seppie, polpi, cozze ed ostriche, i greci mangiavano anche un frutto di mare del quale, purtroppo, sappiamo solo il nome: chichibalo. Rosmarino: 1) I greci usavano il rosmarino perché dava alla pietanza una nota pungente e resinosa. 2) I greci usavano il rosmarino anche perché il medico Galeno ne aveva identificato le virtù digestive e ne aveva prescritto l’uso nella preparazione dei cibi. Timo: I greci usavano il timo per il suo profumo un po’ agrumato.


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